Secondo il RITE, gli edifici sono catalogati in termini di rischio di incendio nei locali, le pareti e i soffitti dei locali a rischio devono avere la resistenza al fuoco dei locali (EI30, EI60, EI120 ...). Nel caso in cui un condotto di ventilazione attraversi una di queste pareti o soffitti resistenti al fuoco, anche il condotto stesso deve essere resistente al fuoco e avere almeno lo stesso livello (in minuti) di resistenza al fuoco dell'elemento che attraversa. Cioè, se un muro è EI120 (impedisce il passaggio di un incendio da un lato all'altro per almeno 120 minuti), anche qualsiasi condotto di ventilazione che lo attraversa deve essere almeno EI120 (non trasmette l'incendio in almeno 120 minuti).

Qui i concetti di fuoco interno e fuoco esterno assumono importanza rilevante. Nel caso in cui la stanza a rischio sia la stanza ventilata dal condotto, l'incendio entrerà in contatto con l'interno del condotto e sarà necessaria la classificazione di resistenza al fuoco interna. Nel caso in cui la stanza a rischio sia solo dove il condotto scorre senza essere in contatto con esso attraverso le reti, sarà necessaria solo la classificazione della resistenza al fuoco esterna (meno restrittiva).

Gli attraversamenti corrispondenti devono sempre essere installate nei punti in cui il condotto passa attraverso la parete o il soffitto dell'area a rischio e non è necessario installarle in altri passaggi in altre aree dell'edificio.

In ogni caso, il condotto deve soddisfare le caratteristiche di isolamento lungo tutto il percorso e tali caratteristiche saranno quelle utilizzate nelle prove del tipo di sistema. Ciò non significa che il tipo e lo spessore dell'isolamento non possano variare tra la parte all'interno dell'area a rischio e la parte esterna ad essa, a condizione che i test corrispondenti siano stati effettuati in questo modo.